Il Golfo di Orosei tra spiagge e natura

Il Golfo di Orosei (costa centro orientale della Sardegna) copre una lunghezza di circa 40 chilometri da un estremo all’altro: il suo confine settentrionale è Capo Comino, che costituisce anche il punto più orientale dell’intera Sardegna ed è stato usato come set per il film "Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”. Scendendo verso sud troviamo la bianca spiaggia di Berchida con lo stagno formato dall’omonimo rio, quindi Bidderosa e Sa Curcurica.

Nel territorio di Orosei ricadono le spiagge Marina, Su Barone, Osala, Cala Ginepro e Sas Linnas Siccas oltre alle frazioni di Sos Alinos, con la moderna chiesa di Sant’Antonio Abate, e Cala Liberotto, ricca di impianti sportivi e ricettivi per accogliere turisti. Superata Cala Cartoe si giunge a uno dei punti più noti dell’intero comprensorio, Cala Gonone, dotata di spiagge accessibili solo dal mare (oltreché dell’unico porto del Golfo) e circondata da un territorio aspro e ricco di faraglioni, scogliere e grotte: la più celebre di queste è quella del Bue Marino, nome popolare della foca monaca che vi si trova a proprio agio, sebbene vada menzionata anche quella di Ispinigoli con la monumentale stalagmite alta 38 metri. Dalla vicina Cala Luna un sentiero tortuoso conduce all’Arco di Lupiru che incornicia, con i suoi tredici metri di diametro, il Golfo di Orosei in un quadro naturale.

La porzione meridionale del Golfo di Orosei è ricompresa nel parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, istituito nel 1998, con la suggestiva spiaggia delle sorgenti di Goloritzè, Porto de Iltìera e infine Capo di Monte Santo, con il relitto del motopeschereccio Genovese naufragato nel 1963 che giace a 10 metri di profondità.