Arte, cultura e tradizioni

Le tradizioni del Golfo di Orosei

il Golfo di Orosei vanta numerose tradizioni: da "Su Fogaroni", rito ancestrale dedicato a Sant'Antonio Abate, a Sos Sepurcros fino alla processione di barche in onore di Santa Maria 'e Mare. Dorgali non è da meno con il caratteristico Carnevale, la festa di San Cornelio e Cipriano e il lungo Ferragosto

Al pari del resto della Sardegna, anche il Golfo di Orosei è ricco di antiche tradizioni popolari che si tramandano da tempi immemorabili, tanto nei piccoli paesi di Orosei, Dorgali e Baunei, quanto nei luoghi naturali iconici come Cala Gonone.

Tradizioni folkloriche nel Golfo di Orosei

Il Fuoco di S. Antonio, detto "Su Fogaroni” in lingua sarda, è uno dei riti più sentiti: di origine pagana e successivamente fatto proprio dalla tradizione cattolica, si tiene ogni anno nella notte fra il 16 e il 17 gennaio e consiste nell’accensione di grandi cataste di legna con l’aggiunta di erbe profumate, tra cui il rosmarino, che conferiscono un aroma inebriante all’atmosfera mistica della cerimonia. La festa è dedicata a Sant’Antonio Abate, un eremita egizio del IV secolo d.C., tra i precursori del monachesimo cristiano nonché protettore di agricoltori e pastori.

Orosei, capoluogo del golfo, vanta numerose festività storiche: la Pasqua con Sos Sepurcros, la Via Crucis e S'Incontru, i festeggiamenti di maggio in onore di Sant'Isidoro, con la sontuosa processione di figuranti, cavalli e carri addobbati, e la processione di barche dei pescatori dedicata a Santa Maria 'e Mare, che trasportano il simulacro della Vergine dal ponte sul fiume Cedrino fino alla chiesa pisana alla sua foce.

Dorgali è ricca di tradizioni, a cominciare dal pittoresco Carnevalecon l’avvincente corsa dei cavalli lungo il centrale Corso Umberto, proseguendo con il Ferragosto e l’antica festa di San Cornelio e Cipriano all’inizio di settembre, quando il paese si anima con canti e balli in piazza. Anche i luoghi naturali sono teatro di leggende: secondo la tradizione, nell’antro delle Vergini della grotta di Ispinigoli sarebbero state gettate numerose giovani donne nel corso di riti propiziatori.

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